giovedì 31 dicembre 2009

La grande lotteria

Nello stadio non sarebbe entrata un'acciuga.
Ogni sedile, ogni gradino, ogni balaustra erano occupati invasi e riempiti dalla folla.
Un carnaio, un incubo dantesco. Nessuno aveva voluto mancare alla "Grande Lotteria 2010", e i molti che non avevano trovato posto nell'enorme struttura coperta si rassegnarono a seguire la diretta online, ossessivamente invasa e frammentata da spazi pubblicitari venduti da mesi (a prezzi da passaggio spaziale sullo Shuttle).
Quando l'ultimo raggio dello striminzito sole decembrino si arrese all'orizzonte già in odore di notte, esattamente in quel momento la tenda azzurra piantata nel centro del campo di gioco si apri, e ne uscì il Grande Assegnatore.

Centoventimila bocche si cucirono, centoventimila discorsi si troncarono di botto, centoventimila individui diedero di gomito al vicino simultaneamente (col risultato di un effetto visivo alquanto pittoresco, una 'ola' in orizzontale che sarebbe poi stata imitata e adottata dalle curve di tutto il mondo, con alcune conseguenze impreviste nonché ortopedicamente rilevanti) e sullo Stadio 'Italia' calò un silenzio agghiacciante.
Il Grande Assegnatore volse uno sguardo ieratico e solenne: ognuno dei centoventimila presenti avrebbe poi raccontato ai parenti e agli amici che "sì, stava guardando PROPRIO me, te lo giuro!", ma naturalmente Egli guardava il futuro, ammiccava al destino. Sotto braccio portava con collaudata noncuranza una cartelletta rossa che, ingigantita dalle riprese televisive, calamitò milioni di occhi in tutto il paese.

Il presentatore, ad un cenno del Grande Assegnatore, ruppe il silenzio: con voce leggermente stridula annunciò l'imminente inizio della cerimonia e riepilogò (senza che ce ne fosse bisogno, dacché tutti le conoscevano fin dall'età scolare) le Regole della Lotteria. Il Grande Assegnatore attese la fine della lunga tiritera, poi si avvicinò al microfono e con gesto studiato aprì la cartelletta rossa.
Ora il silenzio dello stadio 'Italia' era da far male alle orecchie.

Ed Egli cominciò a parlare.
Le prime date furono le più facili, quelle tacitamente condivise da tutti: il Natale e la Pasqua furono assegnate (per competenza) alla Chiesa Cattolica, che le avrebbe riempite con le tradizionali celebrazioni. Il Primo Maggio se lo aggiudicò il Sindacato, il 4 novembre le Forze Armate (che era sempre meglio tenersele buone...) e il 2 Giugno era la festa di tutti, non c'era nemmeno da discuterne.
I primi problemi vennero con il 25 Aprile: il tradizionale Anniversario della Liberazione era stato audacemente richiesto (con grande sorpresa di tutti) dalla Pro Loco di Montagnafredda per la 'Sagra del Brasato Tardivo': le motivazioni avevano convinto i Grandi Saggi, e quindi... primo sorteggio! Con snervante lentezza il Grande Assegnatore calò la mano nell'urna ed estrasse... "Liberazione!". Un applauso scrosciante salutò il risultato, e la Pro Loco di Montagnafredda mestamente si ritirò: niente Brasato Tardivo nel 2010... perlomeno niente pubblicità all'evento, se si volevano evitare guai.
Si proseguì poi con le date più ambite: il Capodanno fu appannaggio delle 'Discoteche Associate di Romagna', il 15 Agosto sarebbe stata la data del 'Campionato Italiano di Tressette', l'8 Dicembre dell'Annuale Convention dei Giovani Commercialisti. Un risultato clamoroso l'urna lo fornì a Maggio: tra la quinta e la sesta tappa del Giro d'Italia vi sarebbero stati tre giorni di pausa, per permettere ai ciclisti veneti di presenziare alle finali di 'Miss Delta del Po 2010'.

Le ore trascorrevano, nella fredda sera di dicembre, e ad una ad una tutte le date del 2010, a iniziare dalle ambitissime domeniche, furono ufficialmente e casualmente assegnate: su tutti i Calendari 2010, da quelli seri ed edificanti degli oratori di paese a quelli molto meno seri (sull'edificante c'erano pareri discordanti) appesi nelle cabine dei TIR e nascosti sotto i letti degli adolescenti, su tutti questi strumenti per controllare lo scorrere dei giorni vi sarebbero stati indicati gli avvenimenti importanti, gli eventi che avevano trionfato nella 'Grande Lotteria 2010'.

Decine di federazioni sportive, centinaia di associazioni di ogni genere, migliaia di circoli ricreativi in tutto il paese si trovarono così a fare i conti con gli impegni ufficiali: sessanta milioni di italiani cominciarono infinite riunioni familiari, consumandosi in laceranti drammi interiori legati all'indecisione.
Com'era possibile, lamentò un pescatore di Trani, il giorno 22 marzo presenziare contemporaneamente alla 'Festa della Burrata' (che aveva ottenuto l'imprimatur ufficiale) - burrata di cui egli era ghiottissimo estimatore -, e giocare il Campionato provinciale di Tiro alla Fune (che il nostro buon pescatore, con la stazza che si ritrovava, aveva già vinto tre volte in passato)?
E l'attivista genovese delle 'Donne Letteralmente Impegnate', che avrebbe dovuto scegliere tra il 'Primo Cineforum Film Iraniani' e la 'Giornata di Riflessione sulle radici del Pesto Rosso', entrambe collocate Domenica 26 Settembre? Il suo turbamento interiore nel dover decidere le provocava già una certa acidità di stomaco...
Non sarebbe stata l'unica, nè sarebbe stato un episodio isolato la corruzione tentata da una squadra di calcio di serie A ai danni della scuola media 'Lorenzo Cherubini' di Roma, che aveva previsto un saggio di musica la stessa sera del derby...

52 settimane, 365 giorni erano stati assegnati, previsti, calendarizzati in maniera ufficiale e definitiva, e ogni altra manifestazione avrebbe dovuto inevitabilmente svolgersi in sordina, di nascosto, senza richiamo né pubblicità, nelle catacombe del calendario 2010.
Sarebbero stati proprio alcuni deputati dell'opposizione, frustrati dalla mancata designazione ufficiale del 'Festival dei Nani da Giardino', a partorire l'idea vincente per il 2011... l'assegnazione delle singole ore. Per intanto, ci si sarebbe adattati, si sarebbe andati avanti così.

Il Grande Assegnatore aveva terminato: richiuse la cartelletta rossa, rientrò nella tenda azzurra, e mentre centoventimila persone sciamavano lentamente dallo stadio Egli, pensando all'anonimato a cui era stata condannata la 'Fiera degli animali da cortile' (la sua più grande e segreta passione) scoppiò in un pianto dirotto.

Buon 2010... e fate la cosa giusta!

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