martedì 26 gennaio 2010

Un approccio soft

Venerdì, ore 12.00: il ritrovo.
E' il grande giorno. La squadra dei 'Licaoni dormienti' sta bevendo la birra propiziatoria prima di partire. Johann, il capitano, gira uno sguardo solenne e motivatore sui suoi giocatori: Beppe, l'ultimo arrivato, è l'unico di categoria 'Expert', gli altri sono tutti di serie C.
E' proprio Beppe che...

'Ma questa non l'ho capita... ma i Licaoni non sono una squadra di C? Che va alle finali di C? E cosa ci fa uno di Expert in mezzo a loro?'
'Caro lettore, ti spiego. Intanto, in ogni squadra di C è ammesso un fuori categoria, e dunque Beppe ci può stare. Poi...'
'...ed è l'ultimo arrivato?? in categoria Expert? Ma allora è bravo...!'
'Mi lasciassi finire... Beppe è l'unico ad avere anche la tessera FIGF, quindi automaticamente è in Expert. Gli altri non giocano a steel... e quanto alla bravura, Beppe è il più scarso, credimi, e partirà da riserva, su a Bronzolo'
'Capisco e non capisco... il più scarso è quello che sulla carta dovrebbe essere il leader, l'esperto...'
'Così funziona. I Licaoni vanno alle finale di C con in squadra un giocatore Expert che probabilmente non giocherà per scarsezza... Torniamo nel pub, dai'.

...è proprio Beppe che sente l'emozione: per la prima volta accede alla roccaforte della L.I.P.P.A., in quel di Bronzolo (BZ). La squadra dei 'Licaoni Dormienti' si è qualificata dopo l'ultima giornata... sesta classificata in un girone da sei, è stata ripescata d'ufficio, perchè a Bronzolo volevano sei squadre da quella provincia... il numero minimo doveva esserci, sennò che finali erano? E coi numeri non si scherza...
La giornata è splendida: mai un Gennaio fu più sereno. I cinque 'Licaoni' si stipano nella station di Johann e... via! Direzione autostrada.

venerdì, ore 18.00: l'arrivo a Bronzolo...... anzi, a 30 km, l'albergo più vicino, quello c'era. Del resto si era prenotato tutto l'ultimo momento, dopo la notizia della 'qualificazione'.
Subito Johann raduna la squadra: "allora: tra venti minuti qui nell'atrio, che alle sette inizia il torneo di warm-up... siete già tutti iscritti, ovvio. Poi alle undici un doppio giallo: ci servirà per trovare il ritmo per domani e... che c'è, Beppe?"
Beppe riabbassa il dito: "ma non si cena?"
"Certo: tra un turno e l'altro... ognuno si arrangia. Tanto al palazzetto ci sono panini, piatti... tutto, Vorremo mica perdere due ore in un ristorante, no? Dai , tra venti minuti qui. Mi raccomando!"
Beppe sospira... la doccia la farà al rientro, stanotte......

cioè alle quattro... 'ma che sei scemo?' Beppe desiste, e crolla sul suo letto. Altrettanto fa il socio di camera, iniziando subito a russare. Beppe, prima di addormentarsi, riesce a mettere la sveglia del cellulare... alle otto, che alle nove si inizia a fare sul serio. L'ultimo pensiero è rivolto alle tre partite perse stasera: due nel warm-up e una nel doppio giallo... i due leg totali chiusi da Beppe sono stati, ahimè, un regalo degli avversari. Ma domani andrà meglio... oh sì, domani i Licaoni...

...driiin!!! Sabato, ore otto.
Beppe dà una manata per spegnere il cellulare e... Alle otto e dieci Johann quasi tira giù la porta: "Dai, cazzo, che siamo in ritardo, forzaaaa!" Beppe anticipa il compagno di camera in bagno e piscia a occhi chiusi. E' solo quando è in macchina che si accorge che ha lasciato le freccette in albergo.
"Bravo! E' serietà questa? Dai che ce l'ho io un set per te..." Johann non è duro più di tanto: sa già che Beppe non giocherà, salvo cataclismi o improvvise diarree di uno degli altri...

Il colpo d'occhio all'ingresso del palazzetto è incredibile: i dieci minuti di camminata dal parcheggio e le quattro sigarette hanno svegliato del tutto Beppe, che sgrana gli occhi impallidendo. Se l'immaginava tanta gente, ma non questo casino... a perdita d'occhio file e file di macchinette già accese e operative, per centinaia di leg di riscaldamento che dovrebbero risvegliare le migliaia di giocatori presenti e assegnare le prime birre scommesse. Il rumore è assordante, e l'aria frizzante dell'Alto Adige ha stimolato Beppe, che corre verso i bagni.

Ore 9.40: con solo mezz'ora di ritardo i 'Licaoni Dormienti' iniziano l'avventura alle finali. Primo avversario: i fortissimi 'Rülpsen Frei' di Bolzano. Beppe non è in squadra, e sul parziale di 0-2 viene spedito a prendere birra per tutti. La coda alle due casse del bar è da A14 la domenica sera: ci vuole un'ora e mezza a Beppe per pagare e ritirare le birre, e il suo ritorno coincide con la fine della partita: un umiliante 16-1 per gli altri.
L'unico che parla è Johann, che cerca di caricare gli altri: "dai ragazzi, era solo la prima... il girone è da sette e ne passano sei: vediamo di vincere la prossima, dai... la sfiga non durerà".
Beppe guarda l'orologio e la coda alla paninoteca: hanno venti minuti prima della partita e almeno due ore per prendersi un panino, e... "lo so, lo so. Fatemi la lista che vado io a prendere da mangiare". Beppe è realistico: tanto vale essere utile alla logistica, se non lo può essere in pedana...

La giornata sgocciola che è una bellezza: nel senso che le ore trascorrono senza un perché, senza la cognizione di farlo. Quando Beppe finisce il primo pacchetto di sigarette, fuori è già buio. L'unica rivendita in zona ha esaurito quasi tutto, e Beppe dopo mezz'ora di coda ha stracciato il biglietto con le ordinazioni dei soci e ha comprato una stecca di improbabili sigarette senza filtro, le uniche rimaste (chissà perché) invendute e disponibili. "Ci fumeremo queste... 'azzo pretendono??".
Al ritorno nel palazzetto la situazione è tragica: i 'Licaoni Dormienti' hanno collezionato la quarta sconfitta su 4. Rimangono da affrontare solo i campioni in carica 'Die Toten Hosen' e gli 'Sgarbi & Affronti', l'unica squadra alla portata dei Licaoni. Beppe si rassegna: prima delle dieci non finiranno di giocare, e forse ci sarà il tempo per una pizza dopo...

'Ma quanto giocano??? Un girone da sette è da pazzi...'
'Ma si divertono, no? E poi mai lasciare i giocatori inattivi... con duemila persone le risse nascono facile, sai? Bisogna sempre farli giocare....'
'ma così è troppo... potrebbero fare una pausa, almeno...'
'Bravo... così la gente si lamenta delle macchine libere e dello stare fermi... lo sai che il giocatore di soft vuole la full immersion... il giocatore di steel è più calmo, più esigente: prova a fargli finire un torneo alle otto di sera e ne senti di ogni, che deve andare a casa, che è uno scandalo, eccetera eccetera'.
'E i giocatori di soft E ANCHE di steel?'
'Si comportano a seconda. Prodigi della Beata Incoerenza (o di una Studiata Malafede!?). Dai, torniamo a Beppe'.

Sabato ore 00.30 (cioè già Domenica).
I 'Licaoni Dormienti' sonnecchiano stravaccati in un angolo, tra un pilastro e una macchinetta rovente che sarà già al millesimo leg. Hanno perso (a zero!) anche la quinta partita, e condividono l'ultimo posto in classifica con gli 'Sgarbi & Affronti'.
Beppe toglie l'ennesima punta di plastica che gli sta incidendo una chiappa ("ma sono dappertutto!") e ha una gran voglia di bestemmiare. L'ultima partita, che doveva iniziare alle 23, non è ancora stata chiamata, e anche gli 'Sgarbi', venti metri più in là, arenati tra un pilastro e il bancone del bar, hanno gli occhi iniettati di sonno e rabbia (che nemmeno le gambe della ragazza alla cassa hanno più voglia di lumare).
Il palazzetto si è svuotato di un dieci per cento, cioè dei fortunati della serie Master che hanno già finito da mo' e ora saranno in una Stube a bere e mangiare, comodi comodi.
Quindi, hanno pensato i Licaoni, macchinette libere, si gioca...? eh?
Macchè. L'organizzazione super-ottimizzatrice-e-previdente ha occupato ogni buco libero, ogni pista inattiva, con un torneo defatigante di 'Singolo misto, 1001 master out', che ha raccolto in dieci minuti duecento iscritti. Il rumore di una bottiglia che si infrange riscuote Beppe, che si alza per andare a fumare. Nel palazzetto aleggia un'aria pesante, e cumuli di rifiuti si accumulano sui tavoli e per terra, che oramai anche il servizio di pulizia è andato a letto da ore.
Beppe sovrappensiero si accende una sigaretta: nessuno ci fa caso, anzi lo additano ad esempio, e in pochi secondi brillano una decina di accendini. Esce nell'aria gelida: vorrebbe tanto essere a letto, e accarezza l'idea stupida di incamminarsi......
...viene risvegliato con uno scossone da Johann "Ma che fai, dormi in piedi? Dai, che è il nostro turno. Macchina 34".

Ore 1.00: colpo di scena. Sulla macchina 34 uno dei Licaoni è visibilmente ubriaco, e nel riscaldamento quasi tira giù il cassonetto nel togliere i dardi.
Johann non ci pensa due volte: "vattene a prendere aria, su. Entra Beppe" e modifica il line-up sul referto gara. Beppe prende le freccette che gli allunga Johann e fa un paio di tiri... è ora di iniziare: sta giocandosi le finali!


Ore 3.30: Beppe ha vinto due partite, ma i 'Licaoni Dormienti' perdono 10-8.
Addio sogni di gloria, è ora di tornare a casa, anzi prima a letto. Johann passa al bar e offre un giro ai giocatori, ringraziandoli dell'impegno, della pazienza del... "Sì, che c'è?"
"Siete voi i Licaoni Dormienti? Sì? Abbiamo deciso di ripescare tre squadre per domani... Voi giocate alla macchina 21 contro i 'Treni in Corsa'. Chi vince passa..."
Il tipo ha un badge con su scritto L.I.P.P.A., e d'un tratto la birra non vuole saperne di scendere giù per la gola... Passaggio a domani? Magari! Altre due/tre ore di gioco, una chance di giocare la domenica, una possibilità di dire 'sono arrivato all'ultimo giorno...!!'.
Non è Beppe, che non sa se prevalga il sonno o la fame, non sono gli altri giocatori, che tra dormire e l'adrenalina del gioco non sanno cosa scegliere... è Johann che parla, un reticolo di venuzze rosse a velargli gli occhi:
"...ma se passiamo, domani... a che ora giochiamo??".
Il tipo dell'organizzazione si tocca il badge, quasi a cercarvi la risposta, e consulta rapido uno sgualcito quadernone: "...non so di preciso, perchè domattina non ci sono, vado a letto ora, però... vediamo. Chi vince... gioca alla macchina 10, alle 9.00. Un bel gironcino da cinque... ok?".

Il silenzio piomba di colpo: i 'Licaoni' non sentono più i rumori del palazzetto, la stanchezza, le urla di qualcuno che ha chiuso un leg... sentono soltanto la tensione che si sta caricando nel loro capitano, in un sempre più stravolto Johann, e aspettano attoniti le sue parole.
Quando le pronuncia, è come se franasse una montagna: "NOI, CE NE TORNIAMO A CASA. VOI... POTETE ANDARVENE A C....E, STRONZI".

Un secondo prima di piombare nel sonno, Beppe fa in tempo a togliere un filo di tessuto dal badge della L.I.P.P.A.: è della giacca dell'organizzatore, strappata da Johann.
Il silenzio in albergo è quasi irreale, e Beppe si culla ripetendosi le parole... 'sarà per l'anno prossimo... di sicuro...'.

NB: i nomi delle squadre sono inventati. Se però dovesse già esserci una squadra col nome così, ogni riferimento ad essa è casuale, dovuto all'ignoranza. Se invece dovesse esserci, in futuro, una squadra col nome così, ne sarei felice: in fondo sono nomi simpatici... no?

venerdì 15 gennaio 2010

Storia di un giocatore qualunque (5)

"Giocare a soft è come tirare le freccette contro uno zerbino...!"
"...zzo dici?"
"Ma sì, Beppe... prendi lo zerbino di casa tua, appoggialo alla parete e giocaci... è uguale!"
"Tutta invidia... voi puristi dello steel non vedete altro, solo le vostre cazzo di punte di ferro... c'avete il terrore di farvi contaminare, eh?"
"Sì certo... ma tu, ti consideri contaminato?"
"io sono uno senza chiusure mentali... mi piace lo steel e mi piace il soft, e li faccio entrambi"
"Ma il soft ti esalta? Ti fa sentire un giocatore vero o...?"
"Stronzate: sia di qua che di là c'è la ricerca del premio, del risultato, di superare se stessi e battere l'avversario... e ci sono le freccette, di qua e di là"
"Mmmmm... mi piacerebbe sapere cos'è 'di qua' e cos'è 'di là', per te... lasciamo perdere. C'è una bella differenza tra steel e soft, ammetterai... Ma l'hai visto Chisnall? Che spettacolo... 57-57 e bull rosso... e 'The Power' Taylor, settimana l'altra? Dimmi un torneo di soft, una prestazione di soft per cui uno sta incollato al video e lo racconta il giorno dopo agli amici... avanti!"
"Ma perchè i tornei di soft non vengono ripresi in tv..."
"Minchia... e perchè? Se alle finali di Bronzolo c'erano duemila persone, come mai nessuna tv li ha ripresi???"
"..."
"Te lo dico io: perchè anche se la tv fosse venuta... cosa avrebbe inquadrato? Cassonetti che fanno luci e suoni e freccettine di plastica che van dappertutto... ma te l'immagini lo zoom sulla terza freccia, per vedere se fa 180? Ci sono le due frecce nello zerbino, pardon nel bersaglio, e la telecamera zoomma al massimo... e t'arriva sto missilotto di plastica che all'impatto ondeggia tutto e fa venire il mal di testa al solo guardarlo... davvero un bello spettacolo..."

Paolo, amico di Beppe nonché Presidente (da una vita) del 'Proud Mary', osserva divertito l'amico rimasto senza parole: non vuole infierire e va al banco a prendere due scure.Mentre paga, sente il rumore familiare delle freccette nel bull... Questa sera Beppe ha deciso di giocare a steel.

"Tieni. Salute!"
"Salute" Beppe beve una sorsata e guarda Paolo: "se tanta gente fa il soft e tanta lo steel, ci sarà una ragione, no? Ognuno è libero di scegliere..."
"Certo. Almeno per noi dello steel ognuno è libero di scegliere... per il soft invece uno che gioca a steel è una minaccia costante, una muffa che bisogna debellare..."
"Sempre con 'sta storia... sempre polemiche. Ma perchè ognuno non fa ciò che vuole, non gioca dove vuole senza limiti e paletti...eccheccazzo"
"Io firmo subito quello che dici, Beppe... prova a dirlo a Johann, quando arriva"
"...ma anche lui la pensa così..."
"Parole, parole.... non costano niente, ma alla prova dei fatti... o fai finta di non sapere, Beppe?"