giovedì 13 settembre 2012

Pillole... dimenticate

Intanto mi fa piacere cambiare il discorso che nel post precedente, e soprattutto nei commenti, era scivolato sulle supposte, vere o presunte. Qui si parla invece di pillole!

Leggo l'articolo del sig. Marotto sul giornale FIDART (in terza pagina, come si conviene), e mi accorgo che nella fretta di scriverlo egli si è dimenticato qualcosa. Che cioè la scherma ha sì migliorato e tecnologizzato la rilevazione dei risultati, ma le punte sempre quelle sono. E la frase: "il soft dart non è altro che un normale adeguamento ai tempi nei quali viviamo [...] lasciando inalterato tutto il resto" mi suscita il seguente rispettoso commento:

COL CAZZO, che lascia inalterato tutto il resto, visto che sostituisce una punta metallica con una di plastica, e fa i conti al posto del giocatore.... come se a calcio potessi avvalermi di un potenziatore del piede per calciare più forte, o nella bicicletta di un piccolo motorino per le salite più dure.... la tecnologia c'è ed è una cosa, lo sport è un altra cosa. Fare i conti da soli fa parte dello sport delle freccette, così come per il ciclista decidere in autonomia il rapporto da usare, senza che un computer glielo suggerisca.

Cinquemila anni fa l'uomo correva, e faceva a gara per arrivare primo. Oggi sono arrivati i motori, ma l'uomo continua a correre alle Olimpiadi, e i motori corrono per i cazzi loro in altri ambiti.
E il fatto che siano decenni che le regole sono sempre quelle, non è un malus, ma un privilegio!

Dopo aver sgomitato per entrare alla pari dello steel nell'orbita CONI (che tanto c'è di tutto e di più laddentro) ora il soft vorrebbe mandare in cantina le freccette vere? Screditare il gioco delle freccette tradizionali e farlo apparire il parente povero del più tecnologico, più moderno, e molto più remunerativo (che sia questa la ragione ultima?) soft?

Giocatori FIDART, mi spiace che in pochi leggerete le righe del sig. Marotto (salterete subito ai risultati, più avanti, a cercare il vostro nome), e mi spiace che ancora meno, mosche bianche, ci rifletterete su. Ma nel caso, vi chiedo di farlo. Così, per sfizio, tra un leg e l'altro (che nel frattempo risparmiate gettoni).
Dal canto mio, è sempre un piacere leggere gli articoli e le interviste del vicepresidente FIDART.... scrive bene quasi quanto me!

PS: il curling a Torino 2006 ha fatto successo perché la TV italiana se l'è filato, e i nostrani sonnacchiosi e pigri amanti del calcio si sono accorti che uno sport nato prima del 1500 poteva anche essere divertente da guardare. A Cortina e dintorni, del resto, il curling lo praticano da parecchio.

ULTIMA PILLOLA
Dedicata a tutti quelli che dicono che la FIGF rompe i coglioni con le regole inutili e i divieti. Sempre dalla rivista FIDART, leggo che a Salsomaggiore, questo weekend, sarà vietato introdurre in tutto il palazzetto contenitori di vetro e lattine metalliche di ogni genere. A parte il fatto che mi chiedo cosa abbia portato a ciò, però il punto è: soffici, vi adeguerete? Senza dire nè 'ah' nè 'beh'?
Non vi riconosco più.... Ah, ho capito.... cosa non si fa per quattro soldi, eh?
Si sta chini, si sta in silenzio, e magari si va a sputare nella scuola dove ci si è formati e si è diventati grandi.

37 commenti:

  1. è vero: perchè la fidart ha una rivista e la figf no? troppa tecnologia per voi ?
    le cose dovete farle, prima di criticarle.

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  2. Realtà virtuale...

    Entrando nel sito di Fidart per poter leggere su DART world 29 l'articolo del sig. Marotto citato, non ho potuto non fare caso ad un banner nell'home page riguardante una manifestazione denominata “Enada Roma 2012 – Mostra Internazionale degli Apparecchi da Intrattenimento e da Gioco”, Roma 17÷19 ottobre, e ripresa a tutta pagina anche nella terza di copertina della rivista di cui sopra. Da tale link apprendo che detta mostra è “organizzata da Rimini Fiera e promossa da SAPAR, Associazione Nazionale Sezioni Apparecchi per Pubbliche Attrazioni Ricreative, con il patrocinio di AAMS, il supporto di EUROMAT e in collaborazione con le principali associazioni del settore”.

    Per carità, un evento di tutto rispetto; inoltre pure encomiabile, vista l'intenzione di farne megafono contro il gioco illegale e sommerso e per la prevenzione delle ludopatie, se non un po' della serie “rompo & riparo”.

    Tra le aree espositive però, nel settore APPARECCHI DI ABILITÀ E INTRATTENIMENTO, assieme a “Flipper”, “Realtà virtuale”, “Videogiochi”, vedo la presenza di “Dart elettronici”; tra gli altri settori spiccano SLOT MACHINES, ATTRAZIONI E GIOSTRINE, BINGO, I-GAMING, ma anche SISTEMI DI SICUREZZA ed inoltre SISTEMI DI PAGAMENTO, con relative aree espositive per “Biglietti per giochi del divertimento”, “Cambiamonete/Gettoni”, “Mangia tickets”, “Sistemi di pagamento integrato”, ecc. ecc. …
    Tra i partner poi appare “DART world” in mezzo a vari “euroslot-online”, “lascommessaweb”, “ifpaitalia”, “Casino International”...
    Come?!? Scommesse, Flipper Sportivo, Casino online?

    Orbene, visto che tra le “principali associazioni del settore” che collaborano alla suddetta manifestazione c'è anche FIDART, altresì presente in area espositiva – se non erro la sola Federazione nella lista adesioni dell'evento, unicamente composta di SpA Srl Snc ed affini (!) - mi piacerebbe sapere perchè tale federazione continui a voler considerare le freccette elettroniche uno sport e non un gioco di abilità ed intrattenimento, con finalità anche di lucro (come essa stessa palesemente ammette) o peggio ancora tradizionale “evoluto”, ostinandosi a voler spingere tale specialità tra gli sport olimpici, e di farne fiore all'occhiello per l'ammodernamento tecnologico, in barba alle obsolete punte di ferro, pur mancando dei requisiti di base (vedi SportAccord/GAISF/WDF).
    E che ne pensa il CONI di tutto ciò?

    Sull'onda dello slogan “Visitare ed esporre a ENADA sarà l'occasione per essere protagonisti assoluti del mercato dell'intrattenimento!”, i “Dart elettronici“ di FIDART, si dimostrano per quello che sono: un divertente e redditizio (per chi li offre) oneroso (per chi li pratica) gioco di intrattenimento, scarpe lanciate a parte, con buona pace dei “nostri colleghi Inglesi” che mal ci promuovono.

    Cade la maschera, o che si tratti solo di mercato ?

    Ale Ale

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  3. A quanto pare e' bastato un semplice e forse banale articolo per suscitare una levata di scudi a difesa di una non meglio definita verginita' , A me sembra che il signor marotto abbia espresso la sua opinione , e forse varrebbe la pena di lasciare alle singole persone la facolta' di farsi un'idea in merito,senza tentare condizionamenti di ogni tipo. Di cosa avete paura? Le vostre certezze sono gia' finite?

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  4. Non è un commento diretto a questo post ma una riflessione personale su un po' tutto.

    Ma perché bisogna commentare (forse anche un po' forzatamente)ogni operato di FIGeST e FIDart, arrivando da paladini del "classico" dicendo: "Noi siamo nati prima, noi ci siamo da 30 anni, solo lo steel è sport, poveri voi che usate i gettoni, e qui, e li".
    Sinceramente, secondo il mio personalissimo punto di vista, a chi difende a spada tratta FIGF rode (aggiungo giustamente) il fatto che altre "federazioni" l'abbiano scavalca, ma forse rode ancor di più vedere che altre federazioni riescono a far più "numeri" (a livello di “giocatori/intrattenuti”) rispetto a FIGF stessa in molti meno anni di operato sul campo.
    Bisognerebbe semplicemente capire che la freccette in realtà sono poco conosciute e che la collaborazione tra "gettonari" e "puristi" porterebbe solo dei vantaggi.
    Per quanto mi riguarda se non mi fossi "intrattenuto" con il soft al bar, e iniziato a far tornei non avrei mai capito/saputo a cosa serve un tabellone da steel serio e mi sarei fermato a quelli che trovi in offerta a 2 euro al Poli con le 3 frecce di platica (spero di essermi spiegato). Non avrei mai saputo che esiste un movimento anche nello stell. Non si puo pretendere che la gente vi caschi in bocca.
    Collaborando (e non dico che sia facile, e la colpa è un po di tutte le federazioni, tutti pretendono potere e nessuno molla) si potrebbero portare i numeri del soft in steel, o quanto meno chi veramente si appasiona giocare anche a steel diventerebbe naturale. Questo è il mio pensiero.

    Comunque io in gioco in FIDart (così per farvi sapere chi sta parlando) e sono consapevole che non sono rose e fiori anzi tuttaltro, spesso gira il ca**o mettere il gettone, spesso mi gira il gira il ca**o per come opera la federazione, per come gestisce male molte situazione delicate, ma purtroppo dove abito io è l’unica federazione che opera decentemente. Per giocare a steel dovrei giocare fuori regione. Dove sta FIGF???

    Piccola considerazione: comunque a forza di dir che questa federazione è “corrotta”, qui si guardano solo gli interessi, qui cosà, anche in FIGF non deve proprio esser rose e fiori… Da quello che so le freccete in FIGeST derivano da una costola di FIGF..Forse non proprio tutti erano contenti dell’operato di quest’ultima? Mah…

    Ciao Ragazzi

    Igor F.

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    1. Nato (pochi anni fa) e cresciuto (pochissimo, sono veramente scarso) in FIGF, giocherò sempre solo a steel in FIGF, ma condivido tutto quello che dice Igor. Tutte le energie che si impiegano per litigare andrebbero messe per collaborare, per cercare con ostinazione la collaborazione per la crescita del movimento; se si va avanti così, secondo il mio veramente modesto parere, non si arriverà mai da nessuna parte.

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  5. mi sembra che voi non cogliate il nesso: la fidart è una "ditta" (scopo di lucro), la figf una associazione, ci sono soci, non "clienti paganti". Potranno mai mettersi d'accordo?
    Sono due mondi praticamente opposti! Una promuove il gioco per guadagnare, l'altra promuove lo sport e basta...questa, al di là di steel o soft, non mi pare una piccola differenza.
    Sembra che la fidart vieti mettere bersagli da steel dove c'è già una squadra di soft: vi siete mai chiesti perché?
    La verità è che la fidart non ha nessun interesse a promuovere lo steel, anzi, facendolo ne subirebbe un danno economico. Lo si capisce anche dal "mantra dell'evoluzione" propinato continuamente dal sig. Marotto: 'giocate a soft (sulle nostre macchinette però!) e abbandonate lo steel. Quella è roba vecchia, il futuro siamo noi...'
    Il suggello del coni, ottenuto tramite l'accordo con figest-asdft: come mettere il bollino della ciquita su un cetriolo...
    Cari tesserati, soci e/o clienti che siate, se volete si smetta di litigarsi l'osso, dovete VOI per primi prendere posizione e fare una scelta. Se amate lo steel, tesserarsi con fidart equivale al suicidio per i motivi di cui sopra.
    Se amate il soft, potete sempre decidere se essere trattati come clienti o come soci...forse.
    A voi la scelta: subire le decisioni altrui o partecipare. Non è poi così difficile...

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    1. chapeau. Non avrei saputo dirlo meglio.

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    2. Il nesso della situazione attuale lo ho capito perfettamente, ma il mio commento è volutamente utopico, senza prendere in considerazione l'effettivo scopo di ogni "federazione"... Capisco benissimo la differenza tra FIGF e FIDart.

      Secondo il mio modesto e insignificante parere, FIGF non dovrebbe proprio vedere FIDart come un concorrente appunto essendo due cose ben diverse(una associazione e altra una ditta) e dovrebbe pensare a promuoverlo questo sport. È possibile che in Trentino quando parli di FIGF la gente ti guarda e di dice "FIGF che???". Avete mai pensato di proporre un evento dove non siete presenti? Avete mai pensato di andare sul sito di FIDart e recuperare i contatti delle ASD e mandare una lettera con scritto "Esistiamo anche noi, volete fare vero sport? Vogliamo organizzare un incontro? Possiamo illustravi i nostri intenti"... Non ci si può sempre nascondere, come spesso ho letto, con il "la Federazione l'abbiamo fatta, dovete essere voi soci a fare promozione" perché scusami allora sta Federazione che fa?

      Non mi addentrerò altro nel discorso perché, purtroppo, è da troppo poco tempo che mi interesso del lato diciamo "politico" delle freccette e non conosco ancora tutto quello che sta dietro ad ogni federazione, ed anzi devo ringraziare che gestisce questo blog per essere venuto a conoscenza di molti retroscena.

      Il mio intento con questi commenti miei primi commenti (dopo qualche mese di lettura di questo blog), non conoscendo come lavorano esattamente tutte le federazioni di frecce era solo quello di proporre una visione con un occhio "vergine" e (più o meno) imparziale e magari proporre lo spunto per qualche riflessione senza fare il "fan boy" per nessuna realtà... Tutto qui.

      Ciao ragazzi

      Igor F.

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    3. Ciao Igor.
      Premesso che appoggio quanto da te sopra scritto, vorrei far notare una semplice cosa:
      Nel famoso iter di unificazione il coni aveva proposto alle 5 federazioni di unirsi sotto un'unica bandiera. Ovviamente, non essendo possibile, per motivi economici dato che chi fa soft è a tutti gli effetti un'azienda, fondere Fidart, Fedi ed Opendart, su suggerimento di Figf si era proposto di mettere Figf davanti (per anzianità, ma, soprattutto, per l'affiliazione a WDF che altrimenti andrebbe persa) e tutti gli altri dietro come leghe autonome con la possibilità di gestire in completa autonomia il loro business.
      Tale proposta è stata approvata dal CONI stesso.
      Hanno aderito Figf, Fedi ed Opendart. Fidart si è tirata indietro, Figest si è tirata indietro adducendo a motivazione: "O tutti dentro o noi non ci stiamo" (salvo poi accettare solo Fidart...mah).
      Quindi: quando tu dici che Figf deve porsi nei confronti del soft con spirito collaborativo, dici una cosa che è già vera oggi. Solo che, mentre Fedi ed Opendart questa apertura l'hanno apprezzata, Fidart non la prende nemmeno in considerazione. Per FIdart o sei con loro o sei contro.
      Quindi ti propongo una cosa che già molti hanno fatto: molla Fidart e vai in Fedi o in Opendart. Se Figf, essendo fatta di volontari, non ha la possibilità di aiutarti a far fiorire il gioco nella tua zona, vedrai che Fedi ed Opendart, si prodigheranno molto di più e se poi lo steel ti piace e lo vuoi provare, trovarai in loro un appoggio e non un ostacolo.

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    4. Ciao,
      si ero a conoscenza i queste possibili soluzioni che infatti ritenevo giuste ad adeguate. Pur essendo tesserato FIDart non ho approvato quello che si potrebbe tranquillamente intendere (e sicuramente lo è) come ostruzionismo da parte di questa "federazione".

      Per quanto riguarda il discorso "passa a Fedi o Opendart" capirai, che non operando in Trentino è difficile tesserarmi con loro da solo =P ...
      Comunque a suo tempo li avevo già contattato i ragazzi di Fedi e si sta discutendo con altre squadre e bar per vedere se si riesce a fare un cambio di federazione tutti assieme (5/6/7..10 squadre) in modo da partire fin da subito con dei campionati. Ma capirai bene che non è facile fare tutto ciò e, purtroppo, in Trentino è troppo ben radicata la FIDart nelle menti di chi gioca per riuscire a muovere le acque in maniera significativa.

      Ti ringrazio comunque per la tua risposta

      Ciao Ragazzi

      Igor F.

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    5. Piccola precisazione...
      Quando parlavo dello spirito collaborativo non mi riferivo esplicitamente a FIGC, anzi, tuttaltro. Questo spirito collaborativo ci vorrebbe da parte di TUTTI e in primis di chi fino ad ora ha fatto ostruzionismo, quindi in realtà era più rivolto verso FIDart e FIGeST.

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  6. igor devi sapere alcune cose che in questo blog non ti dicono, per ovvi motivi.
    la fidart non e' una ditta ma una federazione con tanto di statuto e un consiglio nazionale democraticamente eletto e sul fatto dell'ostruzionismo, non e'affatto vero che e' stato fatto da fidart(che poi avrebbe la maggioranza assoluta con i suoi 9000 tesserati)ma da figf, perche' in democrazia avrebbe perso tutti i suoi diritti.

    riflettete signori. rifrettete.

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    1. bello giocare con le parole....
      Ostruzionismo vuol dire opporsi con ogni mezzo al volere della maggioranza, o per malafede scientemente pianificata, o perché la maggioranza non capisce una sega e si vuole evitare che il paese vada a ramengo.

      Qui si parla di freccette: il fatto che a figf non vada bene ciò che vuole la fidart, e alla fidart suona male quello che dice figf, non è ostruzionismo, ma normale difesa e confronto delle rispettive idee.
      Prendere strumenti e procedure democratiche per quello che non sono è un'evidente prova che manca l'abitudine ad usarli.

      Se io impedisco ad una persona di entrare in casa mia, è ostruzionismo? Stiamo scherzando? Se uno si alza in una discussione è dice 'non sono d'accordo' è ostruzionismo?

      Buttiamola sul ridere che è meglio.
      Fidart voleva fare un unica entità di freccette in italia, che fosse sotto il suo nome, in nome degli otto-nove-ventimila tesserati che ha (ogni socio la dice diversa). E ha detto a figf: 'te, te che fai l'antico e superato gioco tradizionale, vieni con noi, partecipa alla storia evolutiva delle freccette, sii anche tu un amante della fessura! '.

      figf ha risposto: 'no, grazie, io faccio tradizione, io ho un'immagine da non farmi incrinare. Piuttosto, ti vengo incontro: facciamo una federazione di federazioni, un insieme di leghe. Chiamiamo l'insieme "figf", ma le varie sigle rimangono vive e autonome. Così siamo forti di fronte al coni, ci facciamo riconoscere come sport e anche WDF invece di vedere solo noi, vede n-mila tesserati. Ognuno mantiene il proprio nome, il proprio ambito.... sì, anche i propri soldi, stà buono... Certo: anche fedi e odf hanno diritto di associarsi come te, loro che non sono schiave del fornitore di macchinette... Perché noi siamo democratici, sai? E' una nostra vecchia e disdicevole abitudine, che vvò fà ?'

      fidart ha ribattuto: 'no grazie. Il progetto non ci interessa perché noi già siamo i più forti. Fedi? Odf? Chiii-i-i? Non conosciamo queste persone... anzi, per farvi dispiacere ci mettiamo a fare steel anche noi, anche se non ci porta nulla, e ci alleiamo con i ragazzi della figest che loro sì che hanno le idee buone, e il culo parato. E se uno dei nostri si azzarda a giocare con voi, o si inginocchia nella neve a chiedere perdono, o lo scacciamo... No, stà buono tu... poi ne parliamo, non ti preoccupare......'.

      figf ha chiuso così 'figest chi-i-i-i ?'.

      Buttiamola sul ridere che è meglio.

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    2. Democrazia???????? Si dei delegati!!!! Lo statuto non lo votato i tesserati, ma i delegati!!!! Quindi tutto ciò che a loro porta guadagno e' legge!!!! Questa e' democrazia???? Felice di aver fatto la scelta giusta!!!!

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  7. Lettera Ufficiale Campionato Italiano a squadre
    Fidart 2012/2013 Sezione Steel

    ..."Premesso che l’attività sportiva di soft dart e di steel dart deve essere esercitata in locali pubblici con la qualifica di “ufficiali”, si ricorda che i locali ufficiali per lo steel dart DEVONO essere diversi dai locali ufficiali del soft dart e viceversa."

    Perché?
    Rispondete signori, rispondete.

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  8. La risposta mi pare ovvia...lo steel deve rimanere un'attività di nicchia in Fidart perchè non vada a diminuire inesorabilmente il volume di gettoni in ingresso, ma deve esistere in Figest per mantenere una esile facciata di coerenza. Penso sia l'unica risposta razionale. le mie esperienze si basano su un solo anno di attività e posso affermare che le realtà cambiano parecchio in base alle persone che le animano. Nella città dove gioco sono presenti Figf, Fidart e Opendart. Io ho iniziato in Opendart e sono scappato perchè il presidente di zona era anche il gestore delle macchine e capitano di una squadra...altro che conflitto di interessi! Sembrava di essere degli animali da allevamento usati per la mungitura del gettone e con nessun diritto di espressione.
    L'esperienza in Fidart è stata più piacevole perchè i referenti (molto appassionati) e il gestore macchine erono due entità ben saparate, ma rimane il fatto che l'azione di inserire il gettone ti fà sentire ridicolo ogni volta che che la compi. Facessero pagare al rinnovo della tessera ad ogni iscritto quello che pensano debba essere il ricavo a giocatore, non si iscriverebbe più nessuno dato che in media si pagherebbe a testa poco più o poco meno di cento euro all'anno...le stime sono approssimate ma molto vicine alla realtà. In fine una breve esperienza con gente Figf..un torneo informale, di promozione per lo steel e per il locale ma aperto a tutti...come deve essere secondo me lo spirito di questo sport.
    Ovviamente il ferro non ha eguali, non solo per la parte economica, ma sopratutto per le sensazioni di gioco e per il piacere che ti dà tirare con frecce che sono vere frecce. Però e c’è un però, la formula di gioco non ha presa per chi è alle prime frecce. Che sia attività ricreativa o sport ognuno di noi oltre che contro se stesso, i propri limiti, gioca con un avversario e giocherà con più foga e piacere tanto più avrà la consapevolezza di essere competitivo. Su questo si sono basate le associazioni di soft per tenersi quei giocatori che si sono tesserati tanto per provare e dopo il primo campionato, ma già dalle prime partite, sono rimasti perchè sentivano di essere competitivi. Tutto questo e semplicemente fattibile aumentando le categorie di gioco, dove la difficoltà in chiusura aumenta con l‘aumentare della categoria, garantendo a chiunque di poter crescere divertendosi. Senza pretendere che chi è alle prime frecce debba per forza avere una volontà e un’amore verso il gioco tali, da sopportare anni di partite perse nonostante l’allenamento. Credetemi, giocare alla classica formula steel con chi sà davvero giocare, per uno alle prime frecce è sempre frustrante per questo e noioso per il primo. Il soft ha portato questa innovazione, perchè non provarla e magari qualche forza fresca in più arriverà e con queste più locali con il bull da steel perchè saranno gli stessi ragazzi a proporlo avendolo provato altrove o perchè già tesserati Figf e contenti di giocare in categoria amatori dove possono chiudere al singolo e si sentono forti, anche perchè se la Figf si aspetta che Opendart e Fedi le facciano da accademia per i prossimi campioni steel, potrebbe scoprire che con gli affaristi è quasi impossibile guadagnarci.
    Scusate per la lunghezza e grazie.

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    1. discorso complesso il tuo: il problema sarebbe differenziare le categorie.
      A biliardo ci sono le categorie, ma lo scopo del gioco non cambia, e nemmeno le rgole.

      Se figf imita il soft e introduce una categoria dove si può chiudere con la singola, ad esempio, snatura il gioco, non è più darts.

      La cosa però va studiata, perché quello che dici è interessante.

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  9. Basta con questa storia, ricorriamo al tar e facciamola finita.

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  10. Personalmente penso che ricorrere alla giustizia sia cosa giusta, ma mentre gli organi di competenza fanno il loro corso biblico e senza la sicurezza che la sentenza sia favorevole a chi è dalla parte del giusto (cosa che in Italia è sempre da mettere in conto), perchè non ragionare su come rendere più coivolgente il vero darts? Non sarebbe tempo speso in vano. La mia proposta di copiare il soft è di per sè una provocazione ma introdurre categorie mantenendo le regole e lo scopo intatte si potrebbe fare. Questo però richiederebbe un grande lavoro organizzativo da parte di ogni dart club che dovrebbero riuscire a reclutare gente per avere almeno una squadra di persone alle prime frecce e da lì partire con un campionato a due categorie. I "novellini" andranno a giocare anche in altri locali e conosceranno altre persone interessate e in poco tempo la categoria "amatori" si popolerà di nuovi giocatori che avranno sicuramente più gratificazioni che il solo fare presenza o essere disintegrati dai veri giocatori e il giocatore gratificato sarà sempre più invogliota ad alzare il proprio livello di gioco. Le passioni vanno sempre nutrite. in più e parlo per esperienza personale, una volta che la passione ti entra in circolo si cercano anche nuovi locali da strappare al soft per creare un nuovo dart club...anche se la cosa non è tra le più semplici da realizare.

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    1. un altra idea per il consiglio figf. Poi non lamentatevi che i tesseratoi calano

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  11. Dopo aver appreso, casualmente, che sono stato citato personalmente nel presente blog e dopo aver letto il post chiedo con cortese fermezza che la parte riferentesi al fango che la Fidart , e quindi il sottoscritto, dovrebbe aver gettato nel , non so quale , ventilatore venga rettificata.
    Nella qualità di opinionista scrivo anche per il giornale Dart World (testata giornalistica regolarmente registrata in un Tribunale Italiano e di piena proprietà della Fidart) e le mie opinioni potranno , sicuramente, essere criticabili , ma non sono mai, e ripeto mai , state offensive nei confronti di nessuno. Nello scusarmi per l'intromissione colgo l'occasione per salutare indistintatmente tutti i giocatori di freccette e differentemente da lei che, pavidamente, si nasconde dietro uno pseudonimo non ho alcun timore a firmarmi.

    Fabio Marotto

    P.s. per sapere la forma giuridica dell'associazione Fidart è sufficente visitare il sito ufficiale e verificare Statuto , Regolamento Organico e organigramma.

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    1. L'intero post è stata la reazione alle intenzioni, chiaramente espresse nel suo articolo, di mandare in pensione lo steel e la tradizione delle freccette.

      Se ho male interpretato io detto articolo, o le sue opinioni ivi espresse, le chiedo il permesso di tradurlo e mandarlo per conoscenza alla World Darts Federation, che magari aprono gli occhi anche loro sul futuro che li aspetta.

      Cordialità, sig. Marotto: ho rettificato il punto, come da lei richiesto.

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    2. se la WDF aprisse gli occhi e vedesse a chi ha affidato le freccette in Italia sarebbe una bella cosa, ma non per voi.

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    3. bene, per il weekend le risate sono assicurate. Grazie, amico!

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  12. Badando ben a non sollevare (guai-a-voi) la suscettibilità altrui, mi pare che sbandierare improbabili parallelismi olimpici (scherma) per giustificare l'inconciliabile impreciso - ed oneroso - sistema automatico di gioco, pretendendo di far passare il “soft dart” quale “normale adeguamento ai tempi nei quali viviamo […] lasciando inalterato tutto il resto”, pecca come minimo di presunzione. Per rimanere nel giocato: in quale pratica sportiva un punteggio viene mai attribuito anche quando l'attrezzo (freccetta) indica un altro (settore)? Men che meno quando non lo indica affatto (rimbalzo)?

    Non intendo sminuire la Fidart (con la sola iniziale maiuscola vivaddio, come riportato nel suo sito) della sua capacità di catalizzare una rilevante platea di (otto-nove-ventimila, fate voi) “intrattenuti”, ma nemmeno che quest'ultima non riconosca i meriti di FIGF (quantomeno per aver importato ed iniziato a diffondere in Italia il gioco delle freccette dall'area anglosassone), pretendendo di poter assurgere ad unico referente nazionale nel settore, anche con pretestuose inesatte prevaricazioni epistolari.

    Che poi Fidart possa riuscire nell'intento di entrare in seno al CONI, passando pure per la finestra FIGeST, questo sarà tutto da vedere, visto che il nostro comitato olimpico si troverà prima o poi a render conto al CIO e di conseguenza messo di fronte a SportAccord – WDF.

    Evidentemente tutto ciò non preoccupa Fidart e le proprie vere mire...ma pian piano ecco sollevarsi - non solo da ora - voci di disappunto anche tra le proprie fila, guardacaso (assolutamente senza offesa) anonimamente, o lontano "dai microfoni": chissà mai per qual motivo!

    Ale Ale

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    1. Alle ultime Olimpiadi nella scherma il giubbetto di Baldini, o il fioretto non ricordo bene, non funzionava bene. Ci ha rimesso il bronzo

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  13. Sono il giocatore figf a cui piacerebbe che tutti andassero d'accordo, ma vedo che è praticamente impossibile. Vorrei allora dire che ho provato a giocare a soft, e ho avuto impressioni solo negative: l'inserimento della moneta, le punte piegate che non fanno corrispondere il risultato al tiro effettuato, le punte che si spezzano, la mancanza dell'oche, i punti assegnati anche quando le freccette rimbalzano, i suoni e le luci da videogioco, le freccette troppo leggere, le freccette che invece di infilarsi saldamente continuano a dondolare... Però, appunto perché mi piacerebbe che si andasse d'accordo, se migliaia di persone giocano a soft, buon per loro; magari se provassero lo steel si appassionerebbero ancora di più, non so...
    Comunque, per sdrammatizzare un po' se mi è permesso, vi invito a guardare questo divertente spot televisivo

    http://www.youtube.com/watch?v=j-b7Vv1s2SY&feature=related

    ciao e buone frecce a tutti

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    1. Il video è uno spot Peugeot che già da qualche giorno sta passando sugli schermi TV: notato nulla?...certo, le dimensioni del bersaglio...mi riferisco però al colore invertito degli spicchi. Pratica usuale in Gran Bretagna, ed immagino quindi anche in Francia: un bersaglio va ben usato fino in fondo in ogni suo settore. Che l'idea abbia origini scozzesi è probabile, ma visti i tempi che corrono...

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  14. è già il secondo commento che insinua che la WDF vorrebbe (non vede l'ora), liberarsi della figf. Addirittura si millantano fonti CERTE.

    A me più che rosicamento pare sudiciume gratuito, uno 'yosumiru' (scusate il termine tecnico) per vedere la reazione altrui.

    Ad una delle ultime riunioni WDF, il solo fatto di avere nominato il soft darts (per una richiesta di chiarimenti sulle regole) ha provocato la ferma reazione di chi presiedeva la riunione, con la frase "siamo qua per parlare di freccette, lei è fuori argomento".

    Ma forse i soci fidart/figest conoscono altre vie, o hanno un'inesauribile fonte di illusioni.

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  15. caro anonimo giocatore NON figf di ieri 21:51,
    pur se diffusamente utilizzato l'uso del verbo rosicare, oltre a denunciare la provenienza di chi ne fa uso (in quanto caratteristico dei dialetti dell'Italia centrale), andrebbe piuttosto sostituito con il verbo rodere, che meglio tradurrebbe il senso voluto, vedi ad esempio l'uso corrente in “rodersi in fegato”.
    Sembra comunque di cogliere in te un'avversione (se non vero e proprio astio) nei confronti di FIGF, e di chi ne difendi i principi - che poi sono quelli di WDF - tale e tanto forte da risultare infondata, sollevando sdegno e sufficienza solo di chi tanto sopruso possa aver a sua volta subito: non mi sembra invece che FIGF agisca in tal senso ora come in passato, e chi ne denigra l'operato – a torto o a ragione – finisce ad ogni modo per “rosicare” egli stesso! Lo dimostra l'insofferenza verso chi già in seno a Fidart denuncia il proprio oggettivo disagio nel trovarsi ad armeggiare tra punte ritorte e vacillanti infissioni.
    Se è vero che per FIGF ce n'è da pedalare, è anche vero che qualcosa sta già cambiando: chissà se i 4 anni di purgatorio che spettano Fidart, non le faranno perdere terreno dai compagni di merende. O escogiteranno un altro giochino?
    Ale Ale

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  16. Censura! Censura!
    Mi dicono che il CONI legge questo blog...... che figura ci facciamo con certi commenti?

    Ebbene sì: li ho censurati. E allora?

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  17. anche se avete censurato tutto e non per il coni ma per i commenti che avete fatto su noi del centro italia, ricordatevi che noi c'e' la siamo legata al dito e adesso sono ......vostri.
    sempre dalle marche con delusione

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    1. avevo ragione! ecoc la dimostrazione!
      Posso rimettere il mio commento??

      Dal nord con convinzione!

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  18. Da questo momento, molto a malincuore, non sono più permessi commenti anonimi.
    Scusate, ma è un atto dovuto.

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  19. Spiegatemi cos'è successo,che mi sono perso mannaggia.......

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  20. Salve a tutti
    Dal momento in cui sono stati stoppati i commenti anonimi, nel post non si è più alzata mosca; provo quindi a dire la mia cercando di fare luce in merito, anche per coloro che hanno chiesto numi sulla faccenda, e capire se a parere altrui possa essere considerato concausa della situazione.

    Notando i commenti esser calati a 36 dopo il mio precedente accesso, non ho riscontrato la mancanza di alcuno di quelli da me inseriti, visto che tutti erano a me riconducibili o quantomeno siglati tranne uno, peraltro ininfluente (risposta allo spot Peugeot).
    Su questi non ho nulla di cui rimproverarmi, reputando a mio modo di vedere, di essermi speso nell'illustrare concetti e situazioni di pubblico dominio.

    Relativamente alle deplorazioni derivanti in merito ad un mio richiamo grammaticale, ritengo invece sia tutto frutto di un equivoco, in quanto lungi da me ogni azione denigratoria, anzi credo di aver sempre palesato la mia affezione per le terre e le genti umbre, marchigiane, abruzzesi.

    Per quanto concerne il CONI, non mi sembra di aver attentato alla sua autorità - tanto è vero che come presidente di club da essa riconosciuto ai fini sportivi, ne ammetto la competenza - bensì di averne cercato l'attenzione su fatti poco noti ed altri conosciuti e dimostrabili, richiamandolo alle proprie responsabilità.

    Qualora inavvertitamente, avessi leso direttamente o indirettamente, la suscettibilità o peggio ancora i diritti di persone od enti, con la presente chiedo venia.

    Scusandomi per lo sfogo, saluto firmandomi, a dimostrazione della mia buona fede.
    Alessandro Rosso

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