“LA REPUBBLICA” di PLATONE
(Libro VIII)
“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, son dichiarati tiranni.
E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui; che i giovani pretendono gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi e questi, per non parere troppo severi, danno ragione ai giovani.
In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo né rispetto per nessuno. In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia”.
MALA TEMPORA CURRUNT..........
CAMPIONATO FIGF MARCHE - 11/04/25
1 giorno fa
Usi Parole troppo diffici Non è un ciao.
RispondiEliminaI sudditi non comprendono.
Vai dritto al punto che è meglio e usa il linguaggio del popolo.
Caro not-a-bye,
RispondiEliminail malinteso sta proprio nell'interpretazione della parola magica: LIBERTÀ.
Come sappiamo molti pensano che libertà significhi fare ciò che ci pare e piace.
La brutta notizia è che nell'esercitare la propria libertà bisogna tener conto anche delle conseguenze e rispettare gli altri.
Quindi la libertà non è tale senza RESPONSABILITÀ.
La libertà si conquista con la partecipazione alle scelte, con il confronto, con l'esperienza.
La libertà non si chiede, si prende...