giovedì 17 febbraio 2011

Cuginetti / cuginastri

Per caso ho veduto un filmato informativo sulle finali di Bastia Umbra:

http://www.youtube.com/user/marcellomigliosi#p/u/31/I3mf_6m83bk


Un prodottino niente male: la notizia delle finali FIDART, con dovizia di particolari abbastanza esatti, è l'occasione per presentare la storica cittadina umbra e augurarsi che il turismo ecc ecc ecc e auspicare che i freccettari tornino ecc ecc ecc.
Invero ci sarebbero ottimi motivi per visitare Bastia Umbra: i convenuti alle finali di freccette farebbero bene a ritornarvi "per turismo", ne vale la pena.

Sta pure accanto ad Assisi e ad un tiro di macchina da Foligno e Perugia... mi pare che basti.

Sulle finali niente da dire: la potenza organizzativa della FIDART si è dispiegata, al solito, senza risparmi o incertezze. I soffici queste cose le fanno bene, anche da quando le finali sono no-coins (che in termini di mancato guadagno non è paglia, anzi...).

Altre cose essi non fanno bene, lasciatemi dire.

Non conosco chi si occupi di immagine e comunicazione nella FIDART, ma oserei dargli qualche dritta per la prossima occasione, consigliargli di vigilare meglio: il destro mi è dato proprio dal video-promo citato.

Perchè i casi sono due: o l'illustre videogiornalista (da Google scopro che è un serio professionista) si è documentato da solo, o il materiale video delle fasi di gioco gli è stato fornito dalla FIDART stessa.

Nel primo caso: egregio signore, lei si è sbagliato... le riprese che ha incluso nel suo video sono relative ad un evento (e che evento!) di steel, riferito cioè alle freccette tradizionali, quelle con la punta di ferro.

Capita di sbagliarsi, per carità... Lo fanno in tanti, che non sono addentro a questo sport. La prossima volta chieda, egregio signore, i lumi del caso al sopra-coinvolto "responsabile immagine e comunicazione" della FIDART, che le fornirà materiale adatto e consono alla gara presentata.

Nel secondo caso (che nel mio fallibile giudizio ha probabilità maggiori di verità), l'illustre giornalista non ha ovviamente colpe, ha solo assemblato e commentato il materiale fornitogli, e allora la domanda che uno si pone è:

Why? Perché?

Per quale motivo una federazione sportiva si fa pubblicità e vanto di una disciplina che non le pertiene e non le appartiene?

Perché mischiare la nobile arte del "conta-i-buchi-e-metti-il-gettone-che-la-macchina-fa-il-resto" con il povero e derelitto sport tradizionale inglese, coi bersagli che vanno sempre girati, le punte che si consumano, le codine che si rompono e i conti-che-bisogna-saperli-fare-se-no-hai-perso ?

Non c'è ragione... a pensare bene o a pensare male uno non vede ragione alcuna: io ci ho dato a mucchio.

E anche la vecchia storia del complesso di inferiorità oramai comincia a non spiegare un bel nulla, tant'è che non la ripeto.

Cordiali saluti, gente... giocate a freccette... e divertitevi a farlo!

Come dice Nick Cave... "Well, just count the holes in the m***** head...".

C'entra nulla, ma mi intriga il concetto del contare i buchi.